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Dolore vulvo-vaginale (vulvodina, dispareunia, vaginismo)

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Le cause di un dolore vulvo-vaginale possono essere molteplici: infezioni (come la candidosi o
l’herpes), infiammazioni (come il lichen o l’endometriosi), neuropatie (come la vulvodinia) o
problematiche a livello della muscolatura perineale (muscolatura pelvica troppo contratta).

Il dolore genitale può presentarsi come bruciore, prurito, sensazione di secchezza, fitte e
sensazione di spilli, sensazione di tensione e chiusura muscolare.


L’ipertono del pavimento pelvico è molto importante da considerare in situazioni di dolore intimo
poichè può esserne causa o concausa.

La mialgia del pavimento pelvico,ovvero il dolore localizzato a livello muscolare, è tipica di un
muscolo troppo contratto e può essere la spiegazione di un dolore vulvare spontaneo o provocato
in assenza di altre patologie.

È molto comune, però, che l’ipertono del pavimento pelvico si instauri come conseguenza di
sindromi dolorose di altra natura, soprattutto quelle croniche (durata maggiore di tre mesi) come
la vulvodinia (neuropatia nelle fibre nervose vulvo-vaginali), l’endometriosi o le cistiti/vaginiti ricorrenti.

I muscoli, infatti, si contraggono a causa del dolore provocato dalla condizione, stringendosi
attorno a vescica, vagina e retto. Questa contrattura, cronicizzandosi nel tempo, impedisce ai
tessuti e ai nervi di ossigenare correttamente, favorendo quindi l’infiammazione, che aumenta il
dolore e che, a sua volta, peggiora ulteriormente l’ipertono del pavimento pelvico.

Il dolore vulvare può essere spontaneo, quindi che si scatena senza uno stimolo, o provocato, come
ad esempio associato ad un rapporto sessuale (dispareunia).

La dispareunia è uno dei sintomi più comuni nelle condizioni di dolore vulvare, può essere legata:
   a una rigidità della muscolatura pelvica, ovvero una muscolatura contratta che non si
distende correttamente aumentando l’attrito durante la penetrazione con conseguente dolore;
   alla mialgia del pavimento pelvico, dove è il muscolo ad essere dolente;
   alla contrazione difensiva involontaria, spesso presente fin dal primo rapporto, chiamata
vaginismo, ovvero una contrazione della muscolatura (descritta spesso come la sensazione
di un muro) che impedisce o rende molto difficile la penetrazione.

Il dolore, se non trattato, può portare a creare un’accezione negativa al rapporto sessuale e il
nostro corpo risponderà con l’attivazione involontaria di una contrazione perineale tale da portare
ad un’impossibilità coitale oppure alla riduzione del desiderio fino all’evitamento del rapporto.

Lavorare sulla muscolatura per impedire che questo meccanismo si instauri o come parte della
terapia è fondamentale per poter trattare il dolore vulvare.

“ il mio ambulatorio:
un luogo di fiducia
e sostegno
in cui le donne si sentano
ascoltate, rispettate
e supportate ”

Lavoro per aiutare le donne a stare bene in qualsiasi momento
della loro vita.

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